Diplomatici – New York 2019

Uno stato da rappresentare. Un problema da affrontare. Un compagno. Un microfono. Un seggio in una delle tante sale del Palazzo di Vetro dell’ONU. E, ovviamente, New York come sfondo.

Essere dei delegati delle Nazioni Unite non è semplice, soprattutto quando sei un liceale e non hai mai pensato che la politica e l’economia possano influire troppo sulla tua semplice vita da adolescente. È diventato chiaro a me e a ad altri ragazzi della nostra scuola quando ci siamo trovati a discutere di problemi politici, economici, sociali mondiali direttamente nella sede dell’ONU a New York insieme a migliaia di giovani di tutto il mondo.

A Marzo, dopo numerose settimane di studio e preparazione, accompagnati dai responsabili dell’Associazione Diplomatici abbiamo preso un volo per gli Stati Uniti, dove abbiamo soggiornato per una settimana. Il nostro obiettivo? Trovare delle soluzioni che potessero essere universalmente condivise e accettate, senza mai dimenticarsi della diplomazia. Insomma, qualcosa di assai diverso dalla nostra routine scolastica.

Divisi in coppie, siamo stati rappresentanti di uno stato e abbiamo avuto il compito di esprimere la sua posizione a proposito dei temi che sono stati affrontati. Ogni coppia, infatti, si trovava all’interno di una differente sala del Palazzo di Vetro, dove veniva trattato uno specifico problema, che poteva riguardare, ad esempio, l’ecologia, la violazione dei diritti umani o la sicurezza mondiale.

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Presentarsi in abiti formali ed essere dei delegati delle Nazioni Unite per due giorni ci ha insegnato più di quanto potessimo immaginare. Abbiamo incontrato e discusso con ospiti d’eccezione, come Enrico Letta, Liliana Segre e Giuseppe Ayala che con la loro testimonianza ci hanno mostrato come noi, ancora così giovani, abbiamo l’opportunità di cambiare e creare molto, nonostante possiamo sentirci inesperti e inutili.

È stato uno scontro con più realtà e una porta aperta verso il futuro, sia personale che globale. Penso di parlare a nome di tutti quando dico che entrare nella sala dell’Assemblea Generale dell’ONU è stata un’emozione che pochi dimenticheranno. Essere circondati da ragazzi della nostra stessa età e vedere nei loro occhi la stessa audacia e volontà che muoveva le nostre parole è stato emozionante e incoraggiante.

Quella che doveva essere una semplice esperienza di alternanza scuola-lavoro si è trasformata in qualcosa di più, in un’avventura per le strade di New York, che mi ha fatto aprire gli occhi e mi ha concesso di vedere la grandezza e la meraviglia di un mondo interamente da scoprire e soprattutto da vivere.

Zanzottera Sara

3^ Linguistico

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