Progetto Scala: la bellezza frutto del genio

Si accendono le luci al Teatro per la nuova edizione del progetto Scala dell’IMC! E non importa se i nostri ragazzi sono troppo in alto – in seconda galleria – e troppo a ridosso del palco per poter vedere perfettamente la scena. Senza segni di stanchezza o insofferenza, molti di loro si sistemano in piedi dove c’è buona visibilità, e non si perdono nemmeno una scena delle vicende di Manrico e Azucena, sguardi rapiti e ascolto attento, occhi incollati ai protagonisti di cui si era cercato in classe di tracciare i profili e la psicologia, orecchie tese a cercare di individuare un’aria o un passo orchestrale già ascoltato e analizzato a lezione.

Ed è splendido sentire gli studenti che si confidano sottovoce, in un momento o nell’altro, un semplice ma emozionato “è bellissimo!”, perché in fondo è proprio la bellezza che questo progetto intende dare e fare capire ai ragazzi. La bellezza frutto del genio di un autore, ma anche dell’impegno e della fatica di tutta la produzione del teatro alla Scala, della promozione, dei loro insegnanti e di loro stessi che si fermano il pomeriggio per le lezioni preparatorie.

Il Trovatore di G. Verdi

Questo Trovatore, la seconda delle opere della cosiddetta trilogia popolare che rese Verdi tanto celebre da farlo assurgere a personalità di riferimento del Risorgimento italiano, rimane un capolavoro anche con le scenografie e i costumi ampiamente contestati da pubblico e critica, e non sono mancati i fischi e i buuu da tutti i palchi e non meno dalla seconda galleria; bravi ma non eccezionali i cantanti; impeccabili invece il coro e l’orchestra. Esperienza in ogni caso indimenticabile per tutti noi, insegnanti e ragazzi.

Seguiranno a strettissimo giro, l’1 ed il 3 di aprile, il balletto contemporaneo “Madina” e la prova aperta con musiche di Beethoven di cui ricorre quest’anno il duecentocinquantennale dalla nascita. A presto con le prossime recensioni!

© IMC. Tutti i diritti riservati.